Test 2023-2028: le osservazioni cominciano il 1 settembre
Ottobre 2025
Citizen science: di cosa stiamo parlando?
Quando parliamo di citizen science o scienza partecipativa, intendiamo la ricerca che si basa sui dati raccolti da persone al di fuori delle istituzioni scientifiche tradizionali. È un modo per aprire la scienza alla società, raggiungendo al contempo livelli di osservazione che sarebbero impossibili per i soli ricercatori.
La citizen science ha radici profonde. In alcuni paesi, questi sforzi sono iniziati più di duecento anni fa. Ad esempio, la rete di osservazione delle coccinelle in Belgio è stata avviata nel 1800 e da allora ha raccolto oltre 80 000 dati! Analogamente, la rete di osservazione fenologica in Austria è attiva a intervalli regolari dal 1851. In questi primi progetti, i cittadini seguivano protocolli rigorosi, ripetevano le osservazioni o addirittura maneggiavano attrezzature specializzate. Tuttavia, la portata geografica delle loro osservazioni rimaneva limitata.
Nel corso del tempo, i progressi tecnologici come Internet e gli smartphone hanno trasformato le possibilità offerte dalla citizen science. Oggi molti progetti raggiungono migliaia di persone in diversi paesi o addirittura continenti, richiedendo dati semplici o anche solo fotografie: basti pensare alla famosa rete iNaturalist.
Da progetti locali che coinvolgono una manciata di volontari impegnati, la citizen science si è evoluta in iniziative su larga scala che raccolgono dati preziosi ma semplici da migliaia di partecipanti in diversi paesi e professioni, spesso con nient'altro che uno smartphone. E MyGardenOfTrees?
MyGardenOfTrees è diverso.
Cos'è la citizen science di nuova generazione?
MyGardenOfTrees porta la scienza dei cittadini nel regno degli esperimenti coordinati distribuiti (CDE, dal termine in inglese), in cui team collaborativi conducono esperimenti in più sedi seguendo lo stesso protocollo. Raggiungere una scala temporale e spaziale così ampia gestendo al contempo esperimenti complessi è una sfida impegnativa, ma MyGardenOfTrees la affronta coinvolgendo professionisti che contribuiscono in modo significativo alla ricerca e aiutano a tradurre i risultati in politiche e azioni concrete. Questo approccio collaborativo si basa su diversi punti di forza fondamentali:
Citizen science di nuova generazione: quando cittadini e scienziati collaborano alla creazione di soluzioni sostenibili. NGCS propone ai cittadini attività altamente coinvolgenti in linea con la loro professione. Ad esempio, in MyGardenOfTrees, forestali e scienziati forestali collaborano per condurre un esperimento su scala europea volto a fornire consulenza sulle decisioni relative alla migrazione assistita.
Partecipazione costante: i partecipanti al progetto MyGardenOfTrees tornano ripetutamente nei loro micro-giardini per monitorare la germinazione dei semi, la sopravvivenza e la crescita nel corso delle stagioni e degli anni.
Sperimentazione attiva: i partecipanti non si limitano a osservare la natura, ma conducono esperimenti seminando semi di diversa provenienza in condizioni controllate.
Fedeltà e complessità del protocollo: i partecipanti seguono protocolli standardizzati per la raccolta dei dati, garantendo che i risultati siano direttamente comparabili tra centinaia di siti.
Diversità spaziale: con micro-giardini sparsi in tutta Europa, il progetto cattura le risposte delle piante in un ampio gradiente climatico e ambientale.
Profondità temporale: poiché le osservazioni vengono ripetute per più anni, i dati offrono una visione rara delle dinamiche forestali iniziali nel contesto dei cambiamenti climatici.
Tutto questo è possibile grazie all'impegno di un gruppo molto speciale di partecipanti: i forestali. Essi apportano sia esperienza pratica che conoscenze professionali che consentono loro di svolgere compiti sperimentali complessi, avendo al contempo un interesse genuino nei risultati.
Questa collaborazione colloca MyGardenOfTrees nell'ambito di quella che chiamiamo citizen science di nuova generazione (NGCS, dal termine in inglese), iniziative in cui i partecipanti apportano competenze specialistiche e assumono un ruolo attivo nella ricerca strutturata e basata su ipotesi. Come illustra la figura sopra, MyGardenOfTrees si colloca all'interfaccia tra la citizen science tradizionale e gli esperimenti distribuiti e completamente coordinati condotti dagli scienziati, ampliando i confini di ciò che la scienza partecipativa può realizzare.
Scienziati e forestali collaborano alla creazione di soluzioni sostenibili
La validità delle conclusioni scientifiche dipende direttamente dalla qualità e dalla coerenza dei dati su cui si basano.
In MyGardenOfTrees, ogni osservazione registrata contribuisce alla creazione di un dataset unico a livello continentale sulla germinazione dei semi e sulla crescita delle piantine in diverse condizioni ambientali. Le osservazioni provenienti dalla rete coordinata di micro-giardini saranno fondamentali per testare la risposta dell'abete bianco e del faggio alle variazioni climatiche, informazioni che alla fine supporteranno le decisioni relative all'adattamento delle foreste e alla migrazione assistita.
Cosa possiamo imparare da ció per la citizen science in generale?
La struttura è importante: protocolli chiari e standardizzati e materiali di formazione garantiscono che i dati raccolti in centinaia di siti rimangano comparabili.
La comunità è importante: le persone rimangono coinvolte quando si sentono parte di un percorso scientifico condiviso, non solo quando inviano una singola misurazione.
Il feedback è importante: condividere aggiornamenti e prime intuizioni (come in questo blog o nella pagina dei risultati di questo sito web) rafforza la motivazione e ricorda ai partecipanti che ogni osservazione ha un valore.
Questi principi dimostrano che la scienza dei cittadini è più efficace quando diventa una collaborazione tra cittadini e ricercatori basata su obiettivi condivisi e fiducia.
Il vostro impegno ha già dimostrato che la citizen science può raggiungere un nuovo livello di rigore e dedizione. Man mano che la raccolta dei dati prosegue, le vostre osservazioni costituiranno la base per comprendere come gli alberi si insediano, crescono e sopravvivono in climi diversi.
Questa conoscenza sarà fondamentale per affrontare una delle questioni più urgenti nella silvicoltura moderna:
come possiamo utilizzare i dati scientifici per guidare la migrazione assistita e aiutare le foreste ad adattarsi alle condizioni future?
Insieme, stiamo dimostrando che la citizen science non riguarda solo la partecipazione, ma anche la co-creazione della scienza che contribuirà a sostenere le nostre foreste.
Giugno 2022
Gli esseri umani spostano le specie da un posto all'altro da secoli
La migrazione assistita (MA) è lo spostamento assistito di individui in un nuovo sito. Forestali e giardinieri traslocano piante da secoli e alcune di queste introduzioni hanno portato alla diffusione su scala continentale di specie non autoctone. Ad esempio, la robinia (Robinia pseudoacacia L.) è stata introdotta in Europa principalmente per la stabilizzazione del suolo, la produzione di miele e la qualità del legno duro. Pur continuando a fornire questi importanti servizi ecosistemici, presenta rischi di invasività nelle praterie autoctone ad alta biodiversità. Il bilancio dei rischi e dei benefici di queste traslocazioni è spesso poco chiaro, ma la MA viene sempre più spesso proposta come strategia di conservazione "attiva" e di adattamento ai cambiamenti climatici per gli alberi forestali.
Migrazione assistita (MA): cosa c'é dietro questa parola?
La MA potrebbe implicare vari tipi di intervento umano (Fig. 1, Scenari) che comportano benefici e rischi molto diversi. Gli "ingredienti" della MA sono una popolazione ospite e una popolazione donatrice che possono avere caratteristiche biologiche diverse (Fig. 1). La popolazione ospite è un insieme di individui di una specie di una determinata regione che si riproducono l'uno con l'altro e che è sottoposta ad una minaccia reale o percepita di cambiamento ambientale. La popolazione donatrice è anch'essa un insieme di individui di una specie (uguale all'ospite o diversa) in una diversa posizione geografica che è considerata, sulla base di alcune prove dirette o (per lo più) indirette, un buon candidato a sostituire o a mescolarsi con la popolazione ospite.
Nel caso della robinia, poiché non esistono parenti autoctoni della specie in Europa, la sua introduzione può essere definita Colonizzazione Assistita. In questo caso, i benefici sono stati principalmente economici: produzione di miele, stabilizzazione del suolo e produzione di legno. Per quanto riguarda i rischi, la robinia può diventare una minaccia per un intero ecosistema, come nel caso delle praterie ad alta diversità, accompagnata da un elevato rischio di invasività.
Fig. 1. Caratteristiche dei diversi tipi di MA e loro rischi e benefici
Flusso genico assistito: i rischi e i benefici sono intrinsecamente genetici
Quando le popolazioni ospite e donatrice sono geneticamente simili (o imparentate) tra loro, si parla di flusso genico assistito (FGA). Il nome si riferisce al suo scopo, che è quello di "spostare i geni" della popolazione donatrice in modo che si integrino nella popolazione ospite dopo alcune generazioni di incroci (chiamata introgressione). I rischi e i benefici sono principalmente legati all'ibridazione tra due popolazioni. Nell'ambito del FGA, i benefici economici dell'AM, spesso controversi, non sono rilevanti: la traslocazione è motivata dal preservare l'ecosistema in uno stato il più possibile simile a quello attuale, quindi con tutta la sua biodiversità e le sue funzioni. Speriamo di raggiungere questo obiettivo manipolando solo le specie di base dell'ecosistema. Inoltre, con il FGA, i rischi di invasività o di importazione di malattie e parassiti o addirittura di collasso di un intero ecosistema sono minimi. Al contrario, i principali rischi del FGA sono la depressione da inbreeding e l'incompatibilità ibrida. La comprensione di questi rischi spesso richiede ricerche sperimentali a lungo termine e una comprensione dell'evoluzione e della genetica, il che può rendere difficile il trasferimento delle conoscenze. In breve, quando popolazioni che hanno avuto una storia evolutiva indipendente per un lungo periodo di tempo, il loro materiale genetico potrebbe svilupparsi in una direzione tale che, quando i membri di queste popolazioni si incrociano, la loro sopravvivenza e crescita è bassa, inferiore a quella delle popolazioni parentali.
Maggio 2022
Test di provenienza
I test di provenienza sono usati per confrontare i tratti di crescita tra provenienze diverse, ragion per cui hanno lunga durata, 50 anni o piú.
I semi raccolti in autunno vengono essiccati e conservati fino alla primavera successiva o per un anno successivo.
I semi vengono stratificati artificialmente per interromperne la dormienza.
Per i primi anni, i semi vengono fatti crescere nell'ambiente ideale e controllato di un vivaio (1).
I siti di trapianto vengono preparati per ricevere le giovani piantine (2) dopo un'accurata preparazione del terreno (3).
A causa dell'ingente lavoro e dello spazio necessario, i test di provenienza vengono effettuati in un numero limitato di località (4).
Micro-giardini
I micro-giardini vengono utilizzati per confrontare la capacità di crescita e rigenerazione di diverse provenienze e famiglie in molti ambienti diversi.
I semi vengono raccolti in autunno e inviati il prima possibile ai partecipanti.
I semi vengono collocati nella foresta senza preparazione del terreno (1 e 2).
I semi non trattati vengono piantati direttamente nel terreno (Fig. 2).
I semi/le piantine vengono lasciati indisturbati. L'unico trattamento previsto è la protezione dalla predazione di piccoli mammiferi (Fig. 3).
I test di MyGardenOfTrees vengono effettuati in foreste in diverse località all'interno e all'esterno dell'areale naturale della specie.